lunedì 30 aprile 2012

16_ The Lucky and The Magic (Toby/Howie)


Toby sedeva scomposta tra le coperte arrotolate osservando cupamente il letto davanti al suo, vuoto da almeno quattro giorni.

Lo avevano portato via durante la cena comune, appena qualche ora più tardi che le aveva impresso quello strano simbolo sulla fronte.
Nessuno tranne lei aveva battuto ciglio, tutti avevano continuato a mangiare la loro razione mentre i due energumeni afferravano Howie per le spalle e lo obbligavano a seguirli.
Lei aveva cercato di alzarsi per obbiettare ma Roy l'aveva afferrata brutalmente e l'aveva rimessa a sedere.
-Dove Howie?
Aveva continuato a chiedere incessantemente, ma pareva si stesse rivolgendo al muro. Aveva scassinato porte, frugato ogni singola stanza di ogni schifoso corridoio, aveva chiesto a uomini, donne persino ai bambini e tutti silenzio.
Quella mattina si era davvero scocciata.
Quante possibilità ci sono che qualcuno qui mi risponda?
Zero...
Era andata da una delle guardie che vigilava sugli ascensori (unica via di entrata e uscita che era riuscita ad individuare, per ora) e dopo averle mollato un sonoro calcio a sorpresa...
Possibilità di riuscita? 7 su 10
... aveva ripetuto quella litania.
-DOVE HOWIE!?
-Ma che cazzo...ti conviene farti i cavoli tuoi mocciosi, il Bastardo si sta prendendo quello che si merita
-DOVE HOWIE?!?!!
-Non si deve usare violenza contro i superiori
E con questa perla di saggezza era tornato al suo mutismo;
"Se non gli arrivassi alla cintola gliela farei vedere io a questo energumeno!" aveva pensato, girando sui suoi tacchi puntando il nasino all'insù con aria di sfida.

E ora si trovava li, intenda a sgranocchiarsi le unghie in attesa di qualche brillante idea.
Quante possibilità ci sono di trovarlo?
Aveva cercato da per tutto...
Quante possibilità ci sono di aver sbagliato nel cercare?
Toby si lanciò sul letto dell'amico iniziando a sbattere le gambe con rabbia mentre il suo sguardo vagava per il soffitto, d'un tratto gli occhioni neri si soffermarono sull'entrata del condotto di aerazione.
"Il condotto di aerazione...Possono esserci anche mille passaggi segreti qui dentro ma il condotto è solitamente solo uno"
Toby sgranò gli occhi tentando di ricordare ogni singola planimetria mai incontrata nella sua vita.
"Tentare..."
Con un balzò si slanciò in piedi sul materasso duro analizzando l'apertura, l'altezza non era un problema, la contusione era guarita e lei era sempre stata agilissima per queste cose ma...
Quante possibilità ci sono che io ci passi?
Digrignando i denti per la rabbia Toby scatto verso l'alto dandosi lo slancio con un buon colpo di suola sul muro.
Nove


Howie si sentiva morire.
Il suo corpo era una matassa di dolore.
Gli avevano legato le braccia al un palo posto orizzontale e retto da uno verticale come una croce, troppo alto per stare in ginocchio, troppo basso per stare in piedi; per di più gli avevano riempito la schiena di aghi (una pratica a lui sconosciuta ma che, secondo i suoi aguzzini avrebbe bloccato "la sua ombra"), lo avevano frustato, picchiato, costretto al digiuno e abbeverato solo un poco ogni tot per evitare la disidratazione e ora quei figli di puttana lo scrutavano sereni mentre lui non riusciva neanche a spostare la testa per provare a respirare meglio senza sentire i capogiri e il vomito salirgli.
-D'accordo, credo che siamo giunti alle battute finali
Il più magro dei due afferro la sedia e gli si mise di fronte dopo aver fatto un cenno al compagno.
-Allora Howie, sei stato qui per quattro giorni, ti sei pentito delle tue azioni nei confronti dei tuoi fratelli?
Howie tossi tentando di inumidirsi la gola con della saliva, non riuscendoci alzo semplicemente gli occhi.
-E' un no?
Il ragazzo non si mosse.
-Perfetto, allora non mi dai altra scelta...Questa...
Disse serenamente alzando il ferro rovente che gli aveva appena portato il compagno
-...Questa è la tua ultima chance, la chiamiamo i sette peccati, ora inciderò il tuo braccio e ti farò una domanda, lo farò per sette volte. Se alla settima non avrai risposto correttamente dovremmo ucciderti...Raj alzagli la testa e impediscigli di mordersi la lingua, e dagli un sorso di acqua per favore, che quel figlio di cane di Roy non mi venga poi a dire che non ha risposto perché aveva la gola secca...
Detto ciò l'uomo più grosso gli si mise alle e dopo avergli infilato di mala grazia la fiaschetta tra le labbra serrate tese un fazzoletto, pronto a ficcarglielo in bocca all'occorrenza.
-Giuri solennemente di prestare servizio animo e corpo alla Confraternita della Serpe?
-...no...
Howie lo bofonchiò a mezza voce, quando il ferro solcò il braccio urlò come un disperato, la sua fottuta voce attutita da quel fottuto fazzoletto.

Nel buio dei corridoi Toby si maledisse per non aver portato almeno una torcetta con se; più andava avanti per quei cunicoli più le fonti luminose tendevano a scomparire e quelle provenienti dalle aperture dei condotti non erano mai sufficienti.
Si morse il labbro inferiore.
Quante possibilità c'erano di non perdersi?
D'un tratto avvertì uno strano odore e si fermò.
Sette
Era uno strano odore, come di carne bruciata.
"Forse sono vicina alle cucine"
Corrugò la fronte nel notare che anche l'aria pareva leggermente tersa di fumo.
"Impossibile" pensò "Sono assolutamente certa di averle superate qualche uscita più indietro"
Tornò carponi ricominciando a scivolare per il condotto, silenziosa ma più veloce, davanti a lei si stendeva una nuova uscita da cui proveniva una luce calda.
Quando arrivò a potersi sporgere per dare un occhiata alla stanza dovette stringersi la bocca fra le mani e serrare gli occhi per sopprimere l'istinto di saltare all'indietro e provocare un chiasso infernale.
Le ci volle qualche secondo buono per riprendersi per bene, n bel respiro profondo e iniziò ad analizzare la situazione.
Howie era li, in condizioni più che penose, il braccio ustionato in due punti, nella stanza c'erano due uomini, uno gli dava le spalle e l'altro era troppo intento a recitare una sorta di salmo di fronte a Howie per poterla notare.
La fonte di luce e di calore veniva da un caminetto acceso su cui era appoggiati a riscaldare quattro ferri.
La porta era di ferro, grossa e aveva lucchetto e serratura, da quello che Toby potette vedere prima di tapparsi occhi e orecchie per non vedere, ne sentire il ferro che solcava il braccio e l'urlo del ragazzo.
"Basta dannazione basta!"
-Mancano solo altri 4 ferri Howie, pentiti ragazzo, sarebbe solo uno spreco
Gli sentì dire
"Un piano, serve un piano ultra veloce!"
Quante possibilità c'erano di salvarlo e scappare?
Zero
“No,no,no, mi servono più possibilità!”
Toby si strinse i pugni sulla testolina violacea mentre sotto di lei l'uomo tornava a salmodiare, era sull'orlo del pianto.
Quante possibilità c'erano di trovare un uscita sul corridoio che dava sulla cella?
Toby alzò lo sguardo e scrutò il buio fessurizzando gli occhi... Le pareva di vedere qualche cosa...
Sei


-Giuri solennemente di prestare servizio animo e corpo alla Confraternita della Serpe?
Lacrime e sudore gli rigavano il volto già sporco di sangue incrostato, sentiva un maleodorante odore di carne bruciata e voleva solo vomitare.
-...no, no, no, NO, NO, NOOOOoooo
Continuò ad urlarlo anche quando il fazzoletto gli riempì la bocca, altri quattro ferri, altri "quattro peccati" e avrebbero premuto il grilletto, sempre se il suo cuore non si fosse fermato prima per il dolore...
D'un tratto mentre l'uomo si voltava per andare a prendere l'altro ferro qualcosa di pesante colpi la porta più volte, i due aguzzini si misero sull'allarme.
-Avevo detto che nessuno doveva disturbarmi
Proferì quello magro infastidito.
-Raj vai a vedere..
Con una sorta di ringhio sommesso l'uomo più grosso abbandono la sua postazione e andò ad aprire la porta per affacciarsi sul corridoio poco illuminato.
Febbrile com'era Howie non riuscì con chiarezza a comprendere cosa stesse succedendo, sentì solo l'omone ringhiare e gettarsi nel corridoio mentre un esserino dai capelli viola si slanciava dentro la stanza richiudendosi la porta alle spalle con una velocità impressionante.
"Toby..."

Quante possibilità di riuscita?
Il pensiero continuava a girare nella testa di Toby dal momento in cui, calatasi giù dall'uscita del condotto aveva iniziato a slanciarsi con violenza contro la porta di ferro creando più rumore possibile a discapito della sua salute.
Il cuore le batteva a mille.
Quando l'omone (dall'aria poco intelligente) si era scorso sul corridoio, aveva fatto di tutto per farlo imbestialire e attirare la sua attenzione e nel momento in cui questi (stupido come la merda) si era slanciato per afferrarla, lei si era lanciata dentro la stanza richiudendola.
"Bene e ora ne ho solo uno davanti"
Il pensiero non parve consolarla più di tanto.
-Tu! Cosa credi di fare piccolo sgorbio insignificante?
Con una velocità impressionante l'uomo roteò il ferro contro di lei.
Toby lanciò un grido e si slanciò di lato.
Quante possibilità di vittoria?
5 su 10
Il ferrò la colpi di striscio graffiandole una gamba.
-Sei veloce moscerino
Quante possibilità di vittoria?
Toby notò qualcosa che luccicava sopra un mobile a pochi passi da lei, lo afferrò con uno scatto e pregò con tutto il cuore che la sicura non fosse inserita
"Come si usa questo affare?!"
6 possibilità su 10

Il rinculo che per poco non le portò via il braccio fu il dolore più piacevole che mai avesse provato.


Nel momento stesso in cui tocco terra e gli aghi li furono sfilati dalla schiena Howie tornò a respirare, ma di muoversi non se ne parlava, il suo corpo era scosso da forti brividi e nella sua testa batteva un tamburo... o era il rumore che proveniva da dietro la porta quello che sentiva?
-Howie io prego, tu sveglia!
Una voce terrorizzata, e una flebile forza che a poco a poco lo metteva supino.
Toby lo guardava disperata, un braccio molle e l'altro che lo sorreggeva, doveva esserselo rotta usando la pistola che avrebbe dovuto ucciderlo...
-Stupida...
Balbettò ma le parole uscirono poco sicure in mezzo ai rantoli di tosse, i colpi alla porta divennero più forti seguiti da ringhi animali, erano in trappola, non appena l'energumeno avesse trovato il modo di aprire quella porta sarebbero stati spacciati.
Toby iniziò a balbettare delle parole sconnesse in una lingua strana, qualche cosa di insolitamente familiare.
-...Toby?
-Erien ohin...non ricordo, non ricordo...
Howie senti le lacrime delle ragazzina bagnargli la guancia.
Era tutto così familiare...una sorta di deja-vu...
-...Tob...
-Erien ohin cass...no...cav...è cainn...
-...caihrin...
Le parole gli uscirono di bocca senza pensarci mentre Toby sgranava quei suoi occhioni da cerbiatto ferito
-Tu sai? Tu sai?!
"Sai cosa?" pensò mentre le sue labbra si muovevano a comando
-Erien ohin caihrin hava erhen...
-SONO QUI DENTRO!!
Fuori dalla porta il chiasso aumentava, non c'era più tempo.
-Tu sai magia?!
Howie continuava a cantilenare quella litania, Toby non aveva dubbi, era la stessa che aveva letto lei nel libro di Noal.
Quante possibilità ci sono che funzioni di nuovo?
Toby trattenne il respiro e chiuse gli occhi afferrandosi forte ad Howie
-Erien ohin caihrin hava erhen vas
Terminò il ragazzo.
Dieci.

-Erano qui dentro, che possa morire se dico il falso!
-Beh fatto sta Raj che qui oltre al cadavere di Norin non c'è nessuno!
-Presto controllate tutte le uscite! Non possono essere andati troppo lontani!!
Mentre tutti gli assassini della serpe correvano veloci a destra e a sinistra Roy fisso intensamente la stanza vuota.
Sorrise soddisfatto. 

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